Osservazioni sul Decreto dei raggruppamenti per la raccolta dei RAEE domestici

14/12/2021
La normativa sui RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) è stata pensata e si è evoluta nel tempo con l’intento di favorire il raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati dalla normativa Europea e, certamente, tale disciplina ha favorito l’avvio di un modello in grado di orientare la filiera verso una migliore gestione di questi rifiuti.
E’ innegabile però che alcuni fattori critici hanno penalizzato l’efficienza e l’efficacia del modello adottato, con impatti negativi anche rispetto al raggiungimento degli obiettivi europei; è noto che siamo ancora lontani dal target europeo fissato per la raccolta pro-capite di RAEE.
Nei fatti, con il d.lgs. 151/05 prima e con il d.lgs. 49/14 successivamente, si è definito un sistema complesso e oneroso per imprese e famiglie, che non ha portato i benefici attesi non solo sotto il profilo ambientale ma anche rispetto alla possibilità di cogliere il potenziale economico di questo settore.

Pertanto, al di là della modifica proposta, circoscritta alla sola classificazione dei raggruppamenti dei RAEE domestici, Confartigianato più volte ha evidenziato la necessità di una revisione più organica di tutto il quadro normativo, rimuovendo le molteplici criticità riscontrate in questi anni e intervenendo su tutte le fasi della complessa filiera dei RAEE.
Come Confartigianato si sintetizzano di seguito solo alcune delle proposte e dei criteri generali avanzati nel tempo:
  • Occorre introdurre maggiore chiarezza ed equilibrio nei compiti e nelle funzioni dei diversi attori del sistema (produttori, distributori, installatori e manutentori, produttori del rifiuto, riciclatori etc.);
  • Il Centro di coordinamento RAEE dovrebbe rappresentare il punto di sintesi tra il meccanismo economico connesso alla gestione dei RAEE ed il primario obiettivo di tutela ambientale. E’ dunque la sede in cui tutti gli attori dovrebbero essere presenti, per garantire le migliori modalità di intervento nella gestione dei RAEE;
  • Il sistema oggi vigente risulta complesso, caratterizzato in alcuni casi da adempimenti duplici e con scadenze schizofreniche. La semplificazione deve essere un principio fondamentale, intervenendo anche in tempi rapidi sul DM 65/2010. Tale provvedimento ha mostrato nel tempo molteplici complessità, soprattutto con riferimento ai RAEE professionali;
  • Con riferimento ai Centri di Raccolta (CdR), la cui operatività è affidata ai singoli territori, sono note le lacune ancora presenti su molte parti del territorio italiano che rendono spesso complicato, oltre che oneroso, il conferimento dei RAEE da parte delle imprese. Spesso è conveniente, soprattutto per i piccoli produttori, trattare gli stessi come rifiuti (FIR e iscrizione all’Albo in cat. 2bis) e non come RAEE (dovendo sostenere in questo caso una duplicazione di adempimenti, tra cui l’iscrizione alla cat. 3bis e la gestione dello schedario). Sarebbe particolarmente necessaria una mappatura dei CdR a livello territoriale.
 
Confartigianato pertanto auspica che la modifica proposta possa rappresentare solo un tassello di un percorso più organico di revisione complessiva della normativa in materia di RAEE.

Riferimenti Contatto

Nome Stefano Tassellari
Telefono 0376.408778 (interno 111)
Cellulare 345.7887861
Email stefano.tassellari@confarigianato.mn.it
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