Verso la fine del mercato tutelato per utenze domestiche

Come già accaduto nel 2021 per le PMI e dal 1° aprile di quest’anno per le microimprese, dal 10 gennaio 2024 anche per le utenze domestiche finirà il mercato tutelato dell’energia e, se non avranno scelto autonomamente un nuovo fornitore sul mercato libero, entreranno nel cosiddetto “Servizio a tutele graduali”, il servizio transitorio assegnato con specifiche procedure d’asta e gestito a condizioni e con fornitori regolamentate da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

Come ha sottolineato proprio il presidente di ARERA Stefano Besseghini lo scorso 11 luglio, nel corso della Relazione Annuale sullo Stato dei servizi e sull’Attività svolta, dopo 16 anni di servizio di tutela (nato nel 2007 con l’obiettivo di consentire al consumatore di avere più tempo per orientarsi nel nuovo contesto di mercato ormai liberalizzato), siamo giunti a una situazione in cui circa il 30% dei consumatori domestici elettrici, per un totale di circa 9 milioni di clienti, sono ancora serviti dal servizio di tutela e dovranno quindi scegliere il proprio forniture sul mercato libero.

L’importanza di un’informazione trasparente
Quando anche il servizio transitorio delle tutele graduali sarà terminato, se l’utente non avrà ancora deciso autonomamente, sarà il fornitore a cui il servizio è appaltato a gestire la fornitura a condizioni di libero mercato.
Da qui l’invito a prestare massima attenzione alle comunicazioni che verranno inviate e a portarsi avanti con la scelta, per non accettare passivamente condizioni che potrebbero non risultare convenienti.
ARERA, assieme alle associazioni quali Confartigianato, sta accompagnando e informando puntualmente le microimprese e le famiglie coinvolte nelle scadenze, al fine di orientarle in modo trasparente e non ingenerare confusione. Il tutto, ribadendo il concetto che il passaggio al mercato libero deve rimanere una scelta personale e puntuale del singolo utente, sia esso aziendale che domestico.
A tal proposito, ARERA ha ricordato come, tra gennaio 2021 e marzo 2023, circa il 53% delle imprese assegnate al servizio di tutela graduale ne sono uscite a favore di fornitori del mercato libero.

Il servizio a tutele graduali per i domestici
Nei prossimi mesi si svolgeranno le aste per la tutela graduale che riguarderanno il gruppo di consumatori domestici ancora in tutela, che è il più numeroso e certamente quello più vulnerabile.
La scelta di gestire differentemente la categoria dei vulnerabili ha comportato un sostanziale dimezzamento della platea dei clienti interessati dalle prossime aste, stimabile ad oggi intorno ai 5 milioni di consumatori: una preoccupazione, espressa dal presidente di ARERA nella sua relazione, è infatti il fatto che la numerosità della platea avrebbe portato a una scarsa competizione e un possibile aumento dei prezzi per il consumatore finale. Evenienza che invece si vuole scongiurare.
In un contesto delicato come quello descritto, appare quindi evidente la necessità che l’utente abbia un riferimento trasparente del costo dell’energia nel mercato all’ingrosso e i costi efficienti di commercializzazione al fine di consentirgli le necessarie valutazioni.
È altresì necessario garantire che non si determinino situazioni di aumento incontrollato dei prezzi.

Anche da parte delle istituzioni coinvolte occorre che si alzi di molto il livello di attenzione per garantire che, accanto ad un attento monitoraggio delle dinamiche di mercato, si possa intervenire in modo incisivo e tempestivo per contrastare eventuali comportamenti lesivi dei diritti dei consumatori.

Negli ultimi anni l’attività di switching (ovvero il cambio di gestore) delle famiglie ha evidenziato una certa accelerazione rispetto a un trend più modesto mantenuto sino al 2018.

Il recente contesto di prezzi in ripidissima ascesa costituisce senza dubbio un forte stimolo ai cambi di fornitore, ma e opportuno sottolineare anche che dal 2018 le aspettative sulla rimozione della tutela di prezzo, seppure più volte rinviata e ora attesa entro gennaio 2024, hanno probabilmente creato un clima di fermento e curiosità verso il mercato libero.
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Dall’analisi presentata da ARERA, risulta inoltre che, delle 22,5 offerte rese mediamente disponibili al cliente domestico, 11,7 sono acquistabili solo online (più della metà): nel 2022, il 9,9% dei clienti domestici ha sottoscritto un contratto offerto attraverso questa modalità.

Se guardiamo ai clienti aziendali, invece, delle 31,6 offerte mediamente proposte, 24,3 sono sottoscrivibili attraverso la rete.

Scegli CEnPI per il passaggio al mercato libero
Ricordiamo che Confartigianato Imprese Mantova, insieme al proprio servizio CEnPI (Confartigianato Energia Per le Imprese) – il grosso gruppo di acquisto nazionale che contratta le tariffe per conto di imprese e famiglie grazie al costante monitoraggio delle condizioni di mercato – è tra gli sportelli energia di riferimento accreditati dall’Autorità per assistere nel passaggio sul mercato libero sia le utenze aziendali che quelle domestiche.

Venendo gradualmente meno la tutela dell’Autorità, Confartigianato Imprese Mantova intende diventare essa stessa garanzia di tutela per tutti coloro che devono scegliere un fornitore sul mercato libero, tutelando imprese associate e famiglie, ovvero i soggetti più vulnerabili di fronte a questo cambiamento radicale del mercato energetico.

Consideriamo poi che il costo della materia prima incide per più dell’80% dei costi della bolletta. Anche da questo dato si comprende l’importanza di trattare le condizioni di tale costo attraverso un consorzio/servizio aggregato come quello di CEnPI.
Un’attività resa ancora più indispensabile se si pensa che i soggetti presenti sul mercato libero nella vendita di energia elettrica, nel 2022, sono risultati ben 807!
 
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Per ulteriori informazioni o per richiedere una consulenza in materia di gas e luce, l'Ufficio Energia è a disposizione.
 

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Telefono 0376.408778 (int. 111 oppure 123)
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